
Giovanissimi Amore Servizio
Una piccola rappresentanza dei giovani che partecipano al progetto “Diamoci una zampa” ha consegnato un nuovo lettore microchip ad una delle due responsabili dell’Associazione Veliterna di Tutela del cane, che da anni gestisce con amorevole cura i cani ospiti nel canile di Velletri.


Dalla collaborazione tra l’Associazione Veliterna Tutela del cane e l’Associazione di Promozione Sociale “Gianni Ballerio” è nato nel 2016 il progetto “Diamoci una zampa” che ha visto nel corso di questi anni la partecipazione di numerosi giovani che attraverso il servizio di volontariato al canile hanno potuto sviluppare una nuova sensibilità, consapevolezza e coscienza sociale. Questi giovani si sono resi conto di quanto le azioni individuali e le scelte possano avere un impatto sia sugli animali, per la sofferenza e i rischi a cui vengono esposti in seguito ad un abbandono, sia a livello sociale, spesso i volontari non riescono a far fronte alle emergenze, i Comuni non hanno i fondi adeguati. Gli animali finiscono per vivere tutta la loro vita in gabbia con un unico contatto umano, quello dell’operatore che, dovendo gestire tanti cani spesso non ha la possibilità di curare il semplice contatto umano. Per questo ai ragazzi partecipanti al progetto viene chiesto di dedicarsi quasi esclusivamente alle “coccole”.
La scelta di donare un nuovo lettore microchip è stata pensata per cercare di evitare traumatiche catture e passaggi in canile di cani vaganti. Le volontarie lo utilizzeranno per fare i primi sopralluoghi e verificare se il cane ha microchip, quindi avere la possibilità di rintracciare eventuale proprietario senza passare per il canile. E’ sorprendente scoprire quanti cani padronali si smarriscono e subiscono il trauma dell’accalappiamento.
Giovanissimi Amore Servizio. Giovanissimi Amore Servizio. Giovanissimi Amore Servizio. Dalla collaborazione tra l’Associazione Veliterna Tutela del cane e l’Associazione di Promozione Sociale “Gianni Ballerio” è nato nel 2016 il progetto “Diamoci una zampa” che ha visto nel corso di questi anni la partecipazione di numerosi giovani che attraverso il servizio di volontariato al canile hanno potuto sviluppare una nuova sensibilità, consapevolezza e coscienza sociale. Questi giovani si sono resi conto di quanto le azioni individuali e le scelte possano avere un impatto sia sugli animali, per la sofferenza e i rischi a cui vengono esposti in seguito ad un abbandono, sia a livello sociale, spesso i volontari non riescono a far fronte alle emergenze, i Comuni non hanno i fondi adeguati. Gli animali finiscono per vivere tutta la loro vita in gabbia con un unico contatto umano, quello dell’operatore che, dovendo gestire tanti cani spesso non ha la possibilità di curare il semplice contatto umano. Per questo ai ragazzi partecipanti al progetto viene chiesto di dedicarsi quasi esclusivamente alle “coccole”. La scelta di donare un nuovo lettore microchip è stata pensata per cercare di evitare traumatiche catture e passaggi in canile di cani vaganti. Le volontarie lo utilizzeranno per fare i primi sopralluoghi e verificare se il cane ha microchip, quindi avere la possibilità di rintracciare eventuale proprietario senza passare per il canile. E’ sorprendente scoprire quanti cani padronali si smarriscono e subiscono il trauma dell’accalappiamento.