La responsabilità per promuovere i diritti umani
“Il benessere dell’umanità, la sua pace e sicurezza, sono irraggiungibili a meno che e finché la sua unità non sia saldamente stabilita”.
La base per un impegno per i diritti umani è il riconoscimento dell’unicità dell’umanità, che richiede l’abbandono di pregiudizi, abbracciare le diversità e desiderare per ogni individuo l’opportunità di sviluppare le proprie capacità.
Tale approccio è ben differente dal limitarsi a prevenire interferenze con la libertà di azione dell’individuo.
La realizzazione dei diritti universali implica la promozione della dignità umana. La tutela legale dei diritti umani e la libertà dall’oppressione del governo sono essenziali per la dignità umana, ma la dignità è favorita dal modo in cui si viene trattati dagli altri.
E’ impossibile attuare i “diritti” umani senza un senso di responsabilità collettiva. L’umanità è un corpo interconnesso, è opportuno che ogni singolo membro sia vigile nelle violazioni dei diritti umani.
I diritti legali sono bilanciati dalle responsabilità e gli stati sono obbligati a rispettare i diritti ai sensi del diritto internazionale. Tuttavia, la “responsabilità” comprende il riconoscere l’unità della razza umana e per questo promuovere i diritti di altri.
Il quadro dei diritti va ampliato da un paradigma antagonista – governo / cittadino – a uno cooperativo di relazioni tra tutti gli esseri umani. Ognuno ha un ruolo essenziale nell’attuazione dei diritti fondamentali: assumersi la responsabilità di garantire i diritti gli uni degli altri.
” È concepibile un dono più grande di questo, che un individuo, guardando dentro sé stesso, trovi che confermando la grazia di Dio è diventato la causa della pace e del benessere, della felicità e del vantaggio per i suoi simili? No, per l’unico vero Dio, non c’è felicità più grande, non c’è gioia più completa “. (scritti bahá’í: Secret of Divine Civilization , pp. 2-3.)
Bibliografia: commento della Baha’i International Community sulla bozza di “Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui, dei gruppi e degli organi della società di promuovere e proteggere i diritti universalmente riconosciuti e le libertà fondamentali”, presentata alla 50° sessione della Commissione sui diritti umani in risposta a un invito di Ibrahima Fall