Shirin Ebadi è stata presidente di una sezione del tribunale di Teheran fino al 1979, quando la rivoluzione islamica la costrinse, come tutte le altre donne giudice, ad abbandonare il proprio ruolo. Svolse quindi un’intensa attività a difesa dei diritti umani, fondando e dirigendo “Society for Protecting the Child’s Rights”.
Dal 2009 vive in esilio e si collegherà da Londra con gli studenti bellunesi, mentre la sua traduttrice ufficiale dal Farsi, la lingua dell’Iran, opererà da Roma. Nel suo saggio “Finché non saremo liberi descrive la propria lotta per i Diritti Umani”.