Stop war 18 marzo 2022
Siamo ormai giunti alla terza settimana dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.
Un evento traumatico che dopo 70 anni ha riportato la guerra in Europa e reso tristemente attuali termini e concetti che speravamo confinati ai libri di storia.
Gli effetti del conflitto sono pesanti, si stanno già facendo sentire in tutto il mondo e avranno ripercussioni di lunga durata sull’economia e sulla società.
Ma a prescindere da torti o ragioni della politica internazionale, questo evento epocale ha pesanti ricadute soprattutto sulla popolazione ucraina sottoposta a grandissime sofferenze, in particolare le fasce più deboli: malati, anziani, bambini, donne che pagano il prezzo più alto di questo conflitto.
Impossibile restare indifferenti a questa tragedia. I media ci rimandano le immagini di un esodo senza precedenti. Milioni di persone che in condizioni disperate, senza mezzi e spesso a piedi devono abbandonare le case ormai distrutte, i propri cari e il proprio Paese in cerca di salvezza … ALTROVE. Destinazione spesso sconosciuta. Giungono stremati ai confini ove necessitano di un’assistenza reale.